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Pie In The Sky – Aprile 2024

Lights

L’azionario batte l’obbligazionario

Nel primo trimestre del 2024, l’azionario mondiale ha registrato la maggior sovraperformance contro l’ obbligazionario dal 2020. Il rialzo dei tassi di interesse da inizio anno ha fermato la corsa di fine 2023 delle obbligazioni globali tra 7 e 10 anni che nel 2024 perdono l’1.5%, mentre i listini azionari globali avanzano del 9%.


La crescita di Nvidia

Gli analisti di Factset, piattaforma che raccoglie dati economico-finanziari, prevedono che il fatturato dell’azienda di chip Nvidia crescerà fino a quota USD 131 miliardi nel 2026, più del doppio dei USD 61 miliardi registrati nell’anno fiscale appena concluso.


«Insider selling» sulle azioni tech

Secondo il Financial Times, «Peter Thiel, Jeff Bezos e Mark Zuckerberg stanno guidando il gruppo di corporate insiders che hanno venduto centinaia di milioni di dollari di azioni delle loro società in questo trimestre». Il rapporto tra gli insiders che stanno vendendo e quelli che stanno comprando è ai massimi di inizio 2021, quando il Nasdaq si trovava circa ai livelli attuali.


Traiettoria dell’inflazione

L’inflazione mensile ha registrato una lieve accelerazione negli ultimi mesi: se questo trend dovesse continuare, tornerebbe a salire l’inflazione anche su base annua. Secondo Bank of America, se la crescita mensile dell’inflazione dovesse mantenersi al +0.3% (media degli ultimi 3 e 6 mesi), il dato annuale potrebbe assestarsi al +3.6% a settembre.


Spesa per le infrastrutture

Come evidenziato da Tavi Costa di Crescat Capital, «l’attuale spesa per le infrastrutture degli Stati Uniti rischia di far impallidire quella sperimentata durante il periodo di ricostruzione post Seconda Guerra Mondiale da parte degli Stati Uniti e del resto del mondo. L’escalation delle tensioni geopolitiche e i crescenti disaccordi tra le nazioni stanno incentivando i paesi a rafforzare la loro autosufficienza. Queste circostanze sono pronte a catalizzare quella che potrebbe evolversi in una delle iniziative infrastrutturali più ambiziose della storia, con il potenziale di essere altamente inflazionistica. L’ultima grande spinta infrastrutturale negli Stati Uniti si è verificata nel 1956 con il National Interstate and Defense Highway Act sotto il presidente Dwight D. Eisenhower.»


L’oro tocca i suoi massimi storici

Nelle ultime sedute di mercato, il prezzo dell’oro all’oncia ha toccato i USD 2’300, aggiornando i massimi storici. Il nuovo record è stato raggiunto nonostante gli ETF continuino ad essere venditori d’oro, aumentando di fatto l’offerta sul mercato. Secondo il World Gold Council, la domanda dei privati in Cina e Turchia e gli acquisti delle banche centrali hanno più che compensato la maggiore offerta derivante dalle vendite degli ETF.


Prezzo del petrolio

I prezzi del petrolio sono saliti del 17% quest’anno, superando gli 80 dollari al barile. L’OPEC rimane impegnato nei tagli alla produzione e le tensioni geopolitiche in medio oriente minano l’offerta. Nel frattempo, le previsioni sulla domanda globale sono state riviste al rialzo e anche se la produzione non-OPEC è a livelli record, il prezzo del petrolio continuano a salire.


Impennata del prezzo del cacao

Il prezzo del cacao è in rialzo del +141% da inizio anno, toccando i massimi storici. La scarsità di offerta dovuta a malattie del raccolto e a condizioni climatiche sfavorevoli in Africa occidentale, dove avviene oltre il 70% della produzione globale, e una domanda resiliente per prodotti derivati come il cioccolato spiegano il movimento rialzista dei primi mesi dell’anno.


Debito degli Stati Uniti

L’emissione annuale di titoli del tesoro statunitensi è quasi raddoppiata dall’inizio della pandemia. Il governo ha venduto la cifra record di 23 trilioni di dollari nel 2023. Pochi analisti si attendono che questo trend rallenterà data l’aspettativa che la spesa pubblica continuerà ad aumentare indipendentemente da chi vincerà le elezioni di novembre.


Taglio dei tassi d’interesse

Negli ultimi 6 mesi, le banche centrali di tutto il mondo hanno apportato un totale di 55 tagli ai tassi di interesse di riferimento. Si tratta del ritmo di riduzione più elevato dalla risposta degli istituti centrali all’emergenza pandemica nel 2020.

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