Along the way
Tears drown in the wake of delight
There’s nothing like this built today
You’ll never see a finer ship in your life
We sail today
Take you on a cruise – “Antic” album
Interpol, 27/09/2004
Nelle scorse settimane abbiamo discusso le principali misconceptions legate al Bitcoin e i principali rischi associati alle criptovalute. Ci siamo dunque concentrati su quelle che vengono definite monete virtuali. Non abbiamo però discusso della rivoluzione tecnologica che sta a monte del fenomeno crypto, ovvero Blockchain e gli Smart-Contracts. Da questa unione nasce la cosiddetta Finanza Decentralizzata.
Prima di tutto facciamo un po’ di chiarezza sulla terminologia. Con Finanza Decentralizzata (DeFi) ci si riferisce all’ecosistema di servizi finanziari caratterizzati dall’eliminazione del ruolo degli intermediari e da un’erogazione decentralizzata, attraverso tecnologie quali Blockchain (letteralmente “catena di blocchi” che consente di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenete dati in maniera aperta e pubblica). Da sempre gli intermediari come banche, brokers, payment agents, etc, hanno avuto un ruolo chiave nell’esecuzione delle transazioni finanziarie. Per garantire il buon funzionamento del sistema, ci si basa sovente su di un unico garante dell’operazione: le banche commerciali, la banca centrale, le borse valori e le varie clearing house. Le controparti si fidano e partecipano al sistema perché vi è un garante che assicura l’operazione. La finanza decentralizzata ribalta completamente questo paradigma e promette un mondo dove le transazioni finanziarie e i contratti di ogni genere possono avvenire senza dover riporre fiducia in un “garante” centralizzato, in modo aperto e trasparente.
In particolare, DeFi si basa su protocolli aperti e applicazioni decentralizzate (DApps). Gli accordi/contratti vengono eseguiti tramite un codice digitale, tutte le transazioni vengono processate in modo sicuro e verificabile, inoltre tutto appare su una blockchain pubblica. Pertanto, questa architettura può creare un sistema finanziario altamente interoperabile con una trasparenza senza precedenti, pari diritti di accesso e scarsa o nessuna necessità di custodia, central clearing houses o servizi di escrow, poiché la maggior parte di questi ruoli può essere assunta dai cosiddetti “Smart Contracts”. Lo Smart Contract è un contratto digitale, tipicamente conservato su Blockchain, che si esegue autonomamente al verificarsi di certe condizioni. Gli Smart Contracts mostrano un elevato livello di sicurezza perché vengono eseguiti automaticamente e tutti li possono verificare in modo indipendente. Quando lo Smart Contract viene implementato in modo corretto, non vi è spazio per manipolazioni o interventi arbitrari da terze parti.
La piattaforma di DeFi più conosciuta è quella di Ethereum. Essa unisce una cryptocurrency nativa (Ether), una serie di Applicazioni Decentralizzate e una piattaforma di Smart Contracts. Qua di seguito riportiamo il volume in USD e Ether di asset inseriti in Applicazioni DeFi di Ethereum.
Negli anni si sono sviluppate altre piattaforme concorrenti ad Ethereum, come ad esempio Cardano, Polkadot, Cosmos, etc. Esse introducono vari livelli di scalabilità e tecnologia. Traggono la loro forza dal network di utilizzatori e sviluppatori che le sostiene. Ethereum ha dalla sua, una comunità vivacissima di sviluppatori sia istituzionali che indipendenti, basti guardare a quante porzioni di codici sono state scritte e depositate su Github, portale dove i programmatori possono postare o reperire stringhe di codici gratis:
Oltre 30’000 aggiunte negli ultimi 90 giorni e oltre 100’000 negli ultimi 12 mesi. Per fare un paragone gli sviluppatori che lavorano su Cardano, la seconda piattaforma per importanza, ne hanno aggiunte 12’000 negli ultimi 90 giorni e 85’000 negli ultimi 12 mesi.
La cosa che appare più evidente è la seguente: Bitcoin è principalmente una valuta digitale che serve essenzialmente per eseguire transazioni e conservare valore; mentre le piattaforme di Smart Contracting e DeFi rappresentano la nuova frontiera della digitalizzazione applicata alla finanza. Potremmo elencare moltissime applicazioni concrete che coinvolgono il mondo della finanza decentralizzata, ma ci concentreremo solo sulle due più immediate e tangibili:
- Asset “Tokenization”
- Decentralized Lending Platforms
Asset Tokenization
Le Blockchain pubbliche sono database che consentono ai partecipanti di stabilire un registro di “oggetti” condiviso e immutabile. Il processo di aggiunta di nuove asset ad una Blockchain è chiamato tokenizzazione. La rappresentazione in blockchain dell’asset viene definita token. Di base non esiste limite agli asset che possono venire tokenizzati. Gli asset prendono così un’identità digitale e possono venire scambiati in modo sicuro, trasparente e immediato tramite la Blockchain. Per trasferire un asset non è più necessario avere un’istituzione che fa da garante. La transazione viene eseguita istantaneamente, è irreversibile e pubblica.
È possibile tokenizzare praticamente qualsiasi cosa. Il primo asset rilevante ad essere tokenizzato è stato il dollaro statunitense. Questo ha portato alla nascita degli stable coins, di fatto versioni digitali di monete “fiat” come USD, EUR, etc. Questo ha portato al superamento di tre punti deboli del traffico pagamenti legato al mondo bancario:
- Il settlement: di regola un bonifico viene accreditato dopo due giorni dall’esecuzione, uno stablecoin viene trasferito quasi istantaneamente
- La fiducia: non ci sono intermediari coinvolti, le transazioni vengono eseguite direttamente tra le parti
- I costi: molti operatori DeFi applicano spese nell’ordine di centesimi a trasferimento, mentre molte banche applicano tariffe a volte superiori ai 50 EUR se si tratta di bonifici fuori dal circuito SEPA
Quanto abbiamo appena descritto ha un impatto enorme soprattutto nei paesi in via di sviluppo: pensate ad Africa e Latin America, dove milioni di persone sono di fatto escluse dai più banali servizi bancari. Non stupisce che alcuni progetti interessanti nel DeFi abbiano raggiunto milioni di utilizzatori in Brasile, Venezuela o Nigeria, di fatto parzialmente sostituendo le banche locali.
Un esempio estremo di tokenizzazione è quella legata ai cosiddetti non-fungible tokens (NFTs). Sono Tokens che rappresentano asset unici, come proprietà immobiliari. Immaginate di poter effettuare un trapasso di proprietà immobiliare utilizzano uno Smart Contract. Si potrebbe pensare di concludere la transazione senza la necessità di avere un notaio o escrow agent e il pagamento sarebbe immediato. Vi lascio immaginare le implicazioni che questo potrebbe avere nel commercial real estate, ma non solo. Stanno nascendo progetti innovativi che coinvolgono il mondo delle opere d’arte, le automobili classiche e i gioielli.
Decentralized Lending Platforms
I prestiti sono una parte essenziale dell’ecosistema DeFi. Esiste un’ampia varietà di protocolli che consentono alle persone di prestare e prendere a prestito criptovalute. Possiamo menzionare AAVE, Maker e Compound. Le piattaforme di prestito decentralizzate non richiedono né al lender né al borrower di identificarsi. Tutti hanno accesso alla piattaforma e possono potenzialmente prendere a prestito denaro o fornire liquidità per guadagnare interessi. In quanto tali, i prestiti DeFi sono completamente permissionless e non dipendono da relazioni di fiducia tra le parti.
Per proteggere il prestatore e impedire al debitore di scappare con i fondi, ci sono due approcci distinti:
- i prestiti possono essere completamente garantiti: la garanzia è bloccata in uno Smart Contract e rilasciata solo una volta rimborsato il debito. Questa è la forma di gran lunga più utilizzata attualmente. Molto simile nel concetto a quello che viene definito come un prestito “Lombard” nella finanza tradizionale
- il credito può essere fornito a condizione che debba essere rimborsato in modo automatico: il che significa che il debitore riceve i fondi, li utilizza e ripaga, il tutto all’interno della stessa transazione blockchain. Supponiamo che il debitore non abbia restituito i fondi (più gli interessi) alla fine del ciclo di esecuzione della transazione. In questo caso, la transazione non sarà valida e tutti i suoi effetti (compreso il prestito stesso) verranno annullati dalla Blockchain. Come se nulla fosse avvenuto. Questi sono i cosiddetti prestiti flash.
Qua di seguito riporto i volumi di lending e borrowing attivi su Compound, la terza piattaforma di lending e borrowing per importanza:
Suscita interesse il fatto che i tassi di interesse per chi presta stablecoins sono molto più alti rispetto a quelli offerti dal mondo bancario tradizionale. Di riflesso anche i tassi passivi sono certamente a livelli non più presenti nelle nostre economie da tempo.
Ad esempio, prestando DAI (stablecoin basato su USD e legato alla blokchain di Ethereum), si ottiene al momento in cui scriviamo, 6.99% di interesse APY.
In conclusione il DeFi crea più:
- Efficienza: perché gran parte del sistema finanziario tradizionale è basato sulla fiducia e dipendente da istituzioni centralizzate; DeFi sostituisce alcuni di questi requisiti di fiducia con gli Smart Contracts
- Trasparenza: perché tutte le transazioni sono osservabili pubblicamente e il codice dello Smart Contract può essere osservato in modo univoco sulla Blockchain. L’osservabilità e l’esecuzione deterministica consentono un livello di trasparenza senza precedenti
- Accessibilità: perché i protocolli DeFi possono essere utilizzati da chiunque con requisiti infrastrutturali bassi
I principali rischi sono invece da ricondurre alla scalabilità dal sistema. Il mondo Blockchain e DeFi è alla perenne ricerca di un equilibrio tra decentralizzazione, sicurezza e scalabilità. Una maggiore adozione da parte del mercato richiede più scalabilità, ma questo impatta negativamente su decentralizzazione e sicurezza.