I family office sono sempre più diffusi

Il grafico, estratto dall’ultimo report sui family office del Politecnico di Milano, evidenzia chiaramente due fenomeni:
- il primo è la diffusione sempre più ampia di questo tipo di strutture negli ultimi anni. Più della metà dei single family office italiani – ma lo stesso ragionamento si estende ai multi family office – sono stati fondati dal 2000 in poi;
- il secondo fa emergere come l’esigenza di professionalizzare l’amministrazione del proprio patrimonio tramite family office non nasca principalmente a seguito di un evento di liquidità (vendita o quotazione), come si è spesso portati a pensare.
Fonte: Innovazione e strategia negli investimenti di family office – Polimi
I modelli di asset allocation più diffusi

Sono numerose le ricerche che evidenziano come l’asset allocation sia il principale driver di performance di un portafoglio. Il grafico qui sopra riporta l’allocazione tra le varie classi di attivi adottata dai family office secondo i dati raccolti nei report più diffusi a livello internazionale, che sempre di più si avvicina al modello degli endowment funds di matrice americana (i fondi che gestiscono il patrimonio di grandi istituzioni come le università, con orizzonti di lungo periodo).
Fonte: Innovazione e strategia negli investimenti di family office – Polimi
Un mondo in cui ancora domina Excel

Sebbene non manchino family office che hanno integrato tecnologie innovative nelle loro operations, la maggior parte continua ad affidarsi a strumenti tradizionali come Excel: è quindi grande lo spazio per aumentare professionalità e produttività grazie a tecnologie più moderne e sofisticate.
A testimonianza di questo, circa l’80% delle aziende che hanno risposto al sondaggio di Simple, una realtà europea di consulenza per i family office, prevedono una crescita nel settore dei software e delle tecnologie per l’amministrazione del patrimonio.
Fonte: Family office software report – Simple
Come la tecnologia supporta i family office

Patrimoni strutturati come quelli amministrati da un family office richiedono soluzioni tecnologiche che aiutino a gestire la grande quantità di dati e informazioni ad essi associati. All’interno dell’insieme di family office italiani che hanno partecipato alla ricerca di PWC, ad oggi i software maggiormente utilizzati riguardano le attività di monitoraggio del patrimonio, l’attività di asset allocation, il monitoraggio dei costi e il risk management (le attività core per strutture di questo tipo).
Fonte: Family office Survey 2024 – PWC
Software: “make” or “buy”?

L’analisi di PWC evidenzia anche come i family office siano più orientati a rivolgersi al mercato (opzione «buy») rispetto al realizzare internamente quanto necessario («make») quando si tratta di servizi tecnologici a supporto delle attività operative. Questa fotografia è coerente con la necessità di disporre di soluzioni specializzate e di efficace allocazione delle risorse a cui sono chiamati i family office.
Fonte: Family office Survey 2024 – PWC
Grande ritrosia all’innovazione…

Il principale freno che i family office segnalano quando si tratta di decidere se adottare o meno una soluzione tecnologica è legato alla mancanza di competenze ed esperienze all’interno del team e alla scarsa conoscenza delle opzioni disponibili sul mercato. Questo dato ben si sposa con il massivo ricorso all’outsourcing segnalato nelle slide precedenti.
Fonte: 2025 Global family office report – Citi
…ma più si fa ricorso alla tecnologia, più si è soddisfatti

Tuttavia, secondo una ricerca di Deloitte, il grado di soddisfazione dei family office rispetto alla tecnologia è direttamente proporzionale al loro livello di adozione della stessa: in media, l’87% di coloro che dichiarano un utilizzo moderato o esteso della tecnologia per attività di front, middle e back office si dichiara soddisfatto dei propri sistemi.
Fonte: Digital Transformation of Family Offices Operations – Deloitte
AI non solo come tema d’investimento

Pur non essendo famosi per la loro propensione all’innovazione, come abbiamo visto nelle slide precedenti, più della metà dei family office intervistati da Goldman Sachs ha incorporato l’intelligenza artificiale nelle attività quotidiane.
Ad oggi l’AI è utilizzata principalmente per task in linea con l’attuale livello di sofisticazione della tecnologia: analisi dei dati, conduzione di ricerche e automatizzazione di processi per aumentare la produttività.
Fonte: Family office investment insights: adapting to the terrain – Goldman Sachs
People and talent

Pur riconoscendo il ruolo centrale di tecnologia e innovazione, il business dei family office rimane innanzitutto un’attività fondata sulle persone. Attirare e trattenere professionisti di talento è infatti una delle sfide più rilevanti per le realtà di questo settore, soprattutto per quelle di piccole dimensioni, che hanno evidenziato più difficoltà in questi aspetti rispetto a quelle più strutturate.
Complessivamente, più del 50% dei family office intervistati ha segnalato la perdita di staff come una primaria fonte di preoccupazione a livello operativo.
Fonte: The Family Office Operational Excellence Report 2024
Rischi informatici

Se i danni procurati da crimini informatici fossero un’economia, sarebbero la terza al mondo, dietro solo ad USA e Cina.
Ad oggi, secondo un report di JP Morgan, la maggioranza dei family office considera la cybersecurity uno dei principali rischi operativi da gestire. Il grafico evidenzia le soluzioni che le realtà più strutturate adottano per mitigare questi rischi. Sempre secondo la stessa ricerca, solo il 7% dei family office non incorporati negli US dichiara di avere un IT manager, un dato in contrasto con la necessità di gestire i rischi informatici.
Fonte: Global family office report 2024 – JP Morgan