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| | Pie in the sky

Pie in the sky – Febbraio

Fed tightening e recessione

Considerando i precedenti cicli di rialzo dei tassi dagli anni 60, tutti quelli che sono stati caratterizzati da un aumento dei prezzi alimentari ed energetici hanno portato ad una recessione (nel grafico rappresentati dal cerchio nero). Nei quattro casi (1966, 1985, 1995 e 2018) dove il restringimento delle condizioni finanziarie non ha causato una recessione, i prezzi del cibo e dell’energia sono rimasti relativamente stabili.


Crisi energetica?

Come già anticipato in altre Side Views, grazie ad un clima più mite della media, a stocaggi di gas più elevati e alla minor domanda energetica derivante dalla Cina, il prezzo del gas in America (linea blu) e in Europa (linea bianca) è ai minimi dai livelli precedenti all’invasione dell’Ucraina.


Settori ad alto consumo energetico

La produzione industriale nei settori ad alto consumo energetico in Germania ha raggiunto i livelli più bassi degli ultimi 10 anni. Il rallentamento della domanda in Europa e gli elevati prezzi alla produzione hanno scoraggiato le aziende a mantenere gli stessi livelli di produzione visti in risposta alla crisi del Covid.


Fondi pensione

Dopo un decennio dove i fondi pensione sono stati in deficit (passivi > attivi), il surplus attuale comporta che quest’ultimi possano riallocare gli attivi in eccesso in obbligazioni a tassi più attraenti. I 100 maggiori piani pensionistici aziendali statunitensi godono ora di un rapporto di finanziamento medio di circa il 110%, il livello più alto in oltre due decenni, secondo l’indice Milliman 100 Pension Funding. Questa è una buona notizia per i gestori di fondi che hanno sofferto anni di tassi d’interesse ai minimi storici e sono stati costretti a inseguire i rendimenti nel mercato azionario.

Soft landing

Gli economisti di Goldman Sachs non prevedono più una recessione nella zona euro dopo che l’economia si è dimostrata più resiliente alla fine del 2022, i prezzi del gas naturale sono diminuiti bruscamente e la Cina ha abbandonato le restrizioni Covid. Il PIL dovrebbe ora aumentare dello 0.6% quest’anno, rispetto a una precedente previsione di -0.1%. Mentre la crescita sarà ancora debole durante l’inverno a causa della crisi energetica, il primo trimestre del 2023 vedrà comunque un’espansione dello 0.1%.


Rame ed inflazione

Il prezzo del rame è in rialzo del +28% dai minimi di metà luglio e nel solo mese di gennaio ha registrato +10%. Essendo un materiale utilizzato in grande quantità nelle industrie pesanti (circa il 46% di tutto il rame negli Stati Uniti viene utilizzato nel settore edile) la volatilità del suo prezzo è legata a quello di vari prodotti finiti. Come si vede dal grafico, il prezzo del rame tende ad anticipare i movimenti dell’indice CPI di alcuni mesi: il picco del valore del rame è avvenuto a marzo 22, mentre l’inflazione negli Stati Uniti ha raggiunto l’apice al 9.1% in giugno. Dovesse questa relazione continuare nel tempo, ci si potrebbe aspettare un balzo dell’inflazione nei prossimi mesi.


Valutazioni azionarie

Se si escludessero le valutazioni delle Big Tech americane (Facebook, Apple, Tesla, Google, Amazon e Microsoft), l’indice S&P500 prezzerebbe a delle valutazioni più basse del 26%.


Buybacks

Il 2022 è stato un anno record per il riacquisto di azioni. Tra i vantaggi del buy back c’è la riduzione del numero di azioni in circolazione, con impatti positivi sull’utile per azione e rendendo il titolo più attraente. D’altro canto, dato che per finanziare questa operazione spesso le società utilizzano la cassa, i dividendi per gli attuali azionisti saranno minori, così come la liquidità a disposizione per nuovi investimenti.

Riapertura della Cina

Dopo aver risparmiato per tutto il 2022, i depositi delle famiglie cinesi risultano essere a fine 2022 RMB 14’800 miliardi (o USD 2’600 miliardi). Gli effetti di tale abbondanza di liquidità hanno fatto si che le entrate derivanti dal turismo nazionale in scia alle feste del capodanno cinese siano aumentate del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Inoltre, con i tassi sui mutui in calo, gli analisti sperano che anche il mercato immobiliare cinese possa riprendersi dopo che i prezzi delle case nelle 100 città cinesi più grandi sono calati per il sesto mese di fila a dicembre.


Retail Sales

Negli ultimi 2 mesi del 2022 si è verificato il peggior calo cumulato nelle vendite al dettaglio dalla crisi finanziaria del 2008 e dalla crisi del Covid. Nel solo mese di dicembre, le vendite aggregate sono diminuite del 1.1% mese su mese, registrando i minimi da più di un anno e sollevando preoccupazioni sul fatto che l’economia stia perdendo slancio sotto il peso della politica restrittiva della Federal Reserve.

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